Si è sviluppato in Thailandia, dove le tecniche e i principi ayurvedici a poco a poco sono stati influenzati dalla medicina tradizionale cinese.
Il massaggio thailandese è più energico di altre forme più classiche di massaggio. È chiamato anche Thai Yoga perché il terapeuta usa mani, ginocchia, gambe e piedi per far assumere al soggetto trattato specifiche posizioni: in altre parole, si tratta di yoga passivo. Durante il trattamento vengono usate tecniche di compressione muscolare, mobilizzazione articolare e digitopressione, dando vita a un massaggio che risulta sia rilassante che energizzante. Il massaggio thailandese, di solito, è eseguito su di un materassino sul pavimento. Non viene applicato olio e si può rimane vestiti. Se vestiti, però, è chiesto di indossare abiti molto comodi: meglio, dunque, usare dei pantaloni larghi e una t-shirt in modo che il corpo possa muoversi facilmente. Una seduta completa può durare da una a due ore e produce i seguenti vantaggi: rilassa, riduce lo stress, migliora la circolazione, aiuta il corpo a disintossicarsi, migliora il sistema immunitario, rallenta il processo di invecchiamento, migliora la postura, l’equilibrio e corregge l’allineamento del corpo, aumenta l’energia, aumenta la flessibilità, crea equilibrio fra mente e corpo.
Suggerimenti da seguire prima di sottoporsi al trattamento:
- non mangiate in modo pesante prima del massaggio;
- se si tratta della prima seduta, arrivate leggermente in anticipo per un’adeguata preparazione psicologica, riposandovi e rilassandovi nell’attesa;
- assicuratevi che il massaggiatore sia a conoscenza della storia di eventuali vostre patologie, considerando che in determinate condizioni fisiche il massaggio thailandese non andrebbe eseguito;
Se avvertite una qualsiasi forma di disagio, fatelo presente.